Sylvie Bello ha affiancato la mostra dedicata al suo libro “La prima neve” (Topipittori) con un laboratorio dedicato alla narrazione dei ricordi attraverso una delle sue tecniche preferite: la monotipia.
Il laboratorio ha coinvolto i partecipanti nella costruzione di un erbario di memorie, un archivio di ricordi da conservare e far rivivere. Il tutto in un contesto unico, quello dell’Orto Botanico di Lucca, un luogo dove la natura si custodisce, si difende e si promuove.
L’erbario è un libro che raccoglie una collezione di piante, alghe, funghi e che ne consente lo studio e la conservazione. In determinate condizioni di preservazione ottimale, i semi di piante essiccate e conservate in erbario possono anche essere reidratati e germinare, cosi il Brome des Ardennes (Bromus bromoideus), un’erba scomparsa in natura, è stata rimessa in cultura.
In questo modo Sylvie ha fatto scegliere uno o più ricordi botanici, legati alla fauna, alla flora, ad una pianta o ad un fiore in particolare, un paesaggio da essiccare e conservare con cura e che, se necessario, potesse essere re-idratarlo per farlo fiorire di nuovo.