Il bosco è un luogo pieno di emozioni e di scoperte. È l’ambiente archetipo in cui molte storie prendono vita.
L’uomo ha vissuto questo ambiente come casa, ristoro e possibilità di vita. Oggi è perlopiù la riserva della natura e della sua fauna. Il bosco è il polmone del nostro pianeta. Senza i boschi e i suoi alberi saremmo perduti. Un ciclo della vita che vede noi come principali consumatori dei suoi frutti per gli usi più diffusi: dalla legna, alla carta. È nelle carta che ritroviamo i libri e le storie illustrate. Un tempo il libro è stato un albero. A noi la consapevolezza
di questo ciclo di vita che ci deve impegnare nel ripristinare e curare l’ambiente in cui un nuovo albero dovrà nascere.
Il bosco è stata l’occasione di parlare di temi umani, viscerali, ma anche di impegno collettivo e sociale.
Sono stati 3 giorni ricchi di appuntamenti, laboratori e incontri per affrontare il tema del bosco da tutti i suoi punti di vista.
La grande mostra/bibliografia a cura di Immagina si è divisa nei suoi due luoghi principali: piazza San Michele nel Loggiato pretorio e l’Orto Botanico di Lucca per un totale di 60 libri esposti sul tema del Bosco. Se sei associato scopri tutta la bibliografia.
Abbiamo avuto grandi ospiti che ci hanno affiancato in questo viaggio. La principale protagonista è stata Irene Penazzi con il suo “Nel mio giardino il mondo” a cui è stata dedicata una mostra insieme a speciali laboratori con l’autrice. Poi corsi di formazione con Franco Fornaroli di IBBY Italia, Bomboland con un workshop dedicato ad aspiranti illustratori e Alessandro Bonaccorsi con il suo “corso di disegno brutto”.
La sede principale del Festival 2019 è stato il loggiato pretorio di Lucca, un punto di grande passaggio della città che si affaccia su una delle piazze principali della città. La casermetta San Regolo, sulle mura rinascimentali, ha ospitato la mostra dedicata a Irene Penazzi. La Biblioteca Civica Agorà ha ospitato gli incontri formativi dedicati ai docenti e i laboratori. Abbiamo provato a conteggiare gli ingressi sommando le presenze in ciascun punto sono stati conteggiati puntualmente arrivando a un totale di 2.593 ingressi. Un risultato al di sopra di ogni aspettativa visti i limiti imposti dal contesto pandemico, il periodo estivo e la contrazione degli spazi espositivi.
Una speciale mostra è stata dedicata al “bosco oscuro”: storie di paura e di coraggio.
Abbiamo occupato uno dei più bei sotterranei delle mura storiche di Lucca posto all’interno dell’orto botanico della città. Arrivati all’ingresso si otteneva una torcia con la quale visitare 5 capanne immerse nel buio di questa caverna.
Un viaggio per affrontare il buio e scoprire storie che si celano nel mondo notturno dei boschi.